Anatomia clinica e radiologica del rachide lombare

Presentazione

Il volume presenta un bagaglio di nozioni scientifiche essenziali e imprescindibili per tutti coloro che ambiscono all’acquisire una buona formazione nonché la capacità di curare i disordini del rachide lombare.

Il presente manuale è adatto a tutti coloro che si occupano della lombosacralgia a cominciare dallo studente di medicina fino al più esperto professionista o chirurgo ortopedico.

Nel testo sono molto curate le parti riguardanti la risonanza magnetica, la correlazione con la diagnostica IRM, e un capitolo relativo all’anatomia ricostruttiva del rachide lombare.

La V° edizione italiana si compone di nuovi capitoli dedicati all’anatomia radiologica.

DESCRIZIONE IN DETTAGLIO DEI CAPITOLI

Nei capitoli 1-4 vengono descritte le singole componenti del rachide lombare, mentre la colonna vertebrale nella sua interezza viene presentata nel capitolo 5. La descrizione delle vertebre lombari e delle relative articolazioni risulta più approfondita di quella comunemente proposta nei testi di anatomia, dal momento che si è cercato di illustrare in che modo le vertebre e le relative componenti abbiano sviluppato la loro specifica architettura.

Il capitolo 6 riassume alcuni principi fondamentali della biomeccanica, utili per introdurre lo studio dei movimenti del rachide lombare, presentati nel capitolo 7. Una descrizione estremamente dettagliata dei muscoli del rachide lombare viene fornita nel capitolo 8, anche in considerazione del crescente interesse attualmente dimostrato sia dai fisioterapisti che dagli altri operatori della medicina manuale nei confronti delle funzioni biomeccaniche dei cosiddetti stati disfunzionali dei muscoli vertebrali. L’innervazione e l’apporto sanguigno della colonna lombare vengono approfonditi nei capitoli 9 e 10, mentre il capitolo 11 verte sull’embriologia e sullo sviluppo, argomenti ulteriormente sviscerati nel capitolo 12 che tratta le variazioni del rachide lombare durante l’invecchiamento. I capitoli 11 e 12 si basano sul medesimo filo conduttore: la struttura del rachide lombare non è stereotipata, né rimane sempre uguale a se stessa come affermato nei libri di testo convenzionali, bensì cambia continuamente sia la forma che le capacità funzionali nel corso dell’esistenza. Per questo il concetto di normalità deve essere adattato all’età del paziente o del soggetto considerato. Negli ultimi due capitoli l’anatomia di base viene posta in collegamento con la problematica clinica, ovvero con le sindromi dolorose del rachide lombare.

Facendo riferimento all’innervazione del rachide lombare e ai rapporti esistenti tra le radici nervose e i nervi spinali lombari, il capitolo 13 illustra i possibili meccanismi della lombalgia e consente di comprendere il fondamento anatomico su cui poggiamo le condizioni patologiche alla base della rachialgia.

Il capitolo 14 riguarda infine l’anatomia patologica.